Castel di Lama (Ascoli Piceno), 18 giugno 2012 - Un’alba di terrore per Ado Morelli e la sua famiglia che sono stati aggrediti e minacciati. Teatro dello spiacevole episodio l’agriturismo
Terranostra, chiuso oramai da più di 20 mesi. Imbrattate con vernice spray le mura della sua abitazione, lungo il quinto chilometro della strada Mezzina, insulti e minacce sono state impresse
sulle pareti della sua villetta, in contrada San Francesco. Gli ignoti non hanno risparmiato neanche il furgone dove hanno scritto ‘morte’. Subito è stato chiesto l’intervento delle forze
dell’ordine, sul luogo sono arrivati gli agenti della polizia di Ascoli e i carabinieri della locale stazione. Erano circa le 4 di mattino di domenica, quando l’uomo, che era in casa con la
moglie è stato risvegliato da strani rumori. “Ho visto — racconta Morelli — una luce proveniente dall’esterno e la maniglia della porta finestra che si muoveva, in un primo momento ha pensato che
fossero i ladri. Non mi sono spaventato, ho preso un’ascia e sono uscito di casa, ma appena fuori, sono stati investito da un bagliore, ho pensato che mi stessero sparando addosso e quindi
precipitosamente mi sono rintanato in casa. A questo ha fatto seguito un gran rumore che ha risvegliato anche mia moglie che ha iniziato ad urlare. Sorpresi gli autori di questa aggressione sono
scappati rovesciando i tavoli da giardino e svegliando tutti”. Ma queste non sono le sole intimidazioni che l’uomo riceve. Infatti Morelli ha ricevuto in tre anni ben sette intimidazioni di
stampo mafioso. Il vortice infernale – di una serie di inspiegabili minacce, ricatti e , in un caso, addirittura, percosse, da cui Morelli e la sua famiglia non riesce ancora ad uscire – diventa
sempre più stretto ed asfissiante: "Il 19 luglio 2010 abbiamo ricevuto un attentato incendiario, in cui sono andati in fumo 4 ettari di terreno su 12 totali. Si pensava fosse qualche scellerato
che voleva divertirsi a dar fuoco alle sterpaglia ma non era così". Il giorno dopo l’attentato, la gravissima intimidazione: "Basta con le denunce, altrimenti bruceremo la casa con voi dentro".
In un altro caso, invece, secondo l’agghiacciante racconto di Morelli, i presunti carnefici, o chi per loro, avrebbero addirittura mostrato il loro vero volto: "Il 29 dicembre del 2010, da noi,
si è presentato un personaggio che, chissà perché, non si è qualificato, dicendomi che se volevamo essere risarciti, dovevamo versare una tangente pari al 30% dell’intero ammontare del
risarcimento. In caso contrario, i nostri problemi sarebbero aumentati". “Ora basta, zitti. Andate via prima del 20 marzo, o vi scanniamo come maiali”, ricevuta il 5 febbraio scorso da Ado
Morelli, con una lettera anonima.
Il 24 marzo del 2012, ci hanno fatto visita altri individui, minacciandomi di farmi incarcerare, prima, e di uccidermi, poi. Non solo. Per dimostrarmi che facevano sul serio, uno di loro mi ha
colpito con un pugno in faccia, facendomi saltare un dente dalla bocca. Denunce su denunce, ma al momento il silenzio assoluto”. “Abbiamo dei sospetti ” chiosa Morelli. “Purtroppo, non abbiamo
prove certe per fare dei nomi”. L’ultima intimidazione ricevuta dall’uomo fu il 13 giugno 2013. Fu appiccato l’incendio alla sua legnaia dopo aver sentito degli spari nel cuore della notte. Poco
distante dal luogo dell’incendio, una scritta invitava la famiglia ad andarsene.
Fonte: localMENTE
L’Associazione Culturale "Antica cucina rurale" intende promuovere e condividere la passione per l'arte culinaria.
Ado Morelli fonda l’Associazione Culturale “Antica cucina rurale” laddove , mesi addietro, a partire da qualche anno fa, aveva ricevuto intimazioni di stampo mafioso, del quale abbiamo parlayo
nei numeri scorsi.
Nella informazione della pagina ufficiale di Facebook appare questa
descrizione:
Lo scopo di Antica cucina rurale è quello di far conoscere le particolarità culinarie della cucina locale e
di ogni parte del mondo; di promuovere prodotti tipici biologici; di dare valore al buon mangiare unito ad un buon bere; di elaborare e realizzare progetti educativi e formativi per una sana e
corretta alimentazione; di stimolare incontri tra persone al fine di scambiarsi conoscenze ed esperienze; di valorizzare l'abbinamento dei prodotti enogastronomici
con altre forme artistiche (fotografia, letteratura, architettura, musica, cinema, teatro, moda.)
MANIFESTAZIONI: Sono previste settimane a tema, quali: settimane dedicate alle carni di maiale, di cinghiale, di pollame, di manzo, di agnello, di pecora, di castrato, e del quinto quarto e in alcuni periodi, anche con pesce dell'Adriatico; inoltre ci
saranno delle settimane che saranno dedicate alla cucina rurale di altre regioni italiane, come pure alla cucina rurale internazionale, tipo quella argentina, brasiliana, polacca, russa,
spagnola, bavarese, viennese e tirolese.
Al fine di abbinare un gustoso e sano mangiare ad un ottimo bere, si è deciso di fare pieno affidamento ai maggiori produttori locali ( Aziende vitivinicole delle province di
Ascoli Piceno e Teramo ) che si alterneranno durante le varie manifestazioni culinarie, che si presteranno a servire direttamente i loro vini. In alternativa, ogni associato ha la facoltà di
portarsi il vino che più gli aggrada.
PER ASSOCIARSI: il costo per associarsi è di EURO 10,00 ed è necessario, in quanto imposto per Norma, fornire all'Associazione fotocopia di un
documento di identità valido, il tutto si potrà fare anche con l'invio a mezzo di posta elettronica.
PERCHÉ ASSOCIARSI: i vantaggi che un associato usufruisce, sono: il basso prezzo che dovrà pagare in caso di
pranzo o cena nel locale dell'Associazione, ma soprattutto, qualora uno o più associati, si ritenessero abili cuochi, o volessero preparare una cena o un pranzo per delle loro comitive, e/o per
gli altri associati, l'Associazione darà la possibilità di destreggiarsi e cimentarsi come cuochi a chiunque lo volesse fare, sempre e rigorosamente con piatti tipici dell'antica cucina
rurale.
Per maggiori informazioni basta chiamare al numero 0736 814863 – 3316461770 oppure mandare una
mail all’indirizzo anticacucinarurale@gmail.com